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Nasce lo Sportello Bonus Casa – Centro Italia

LO SPORTELLO BONUS CASA AIUTA CITTADINI E IMPRESE GRATUITAMENTE

Pratiche complesse, burocrazia ostile, passaggi numerosi, diverse figure professionali coinvolte: accedere alle detrazioni non è affatto facile… e aprire un cantiere in casa lo è ancora meno.
“Per questi motivi abbiamo deciso di creare lo SPORTELLO BONUS CASA CENTRO ITALIA – ha detto oggi Gianfranco Torrelli, Presidente del Consorzio Risorse per L’Aquila durante l’evento di presentazione dello Sportello – è la prima volta che lo Stato mette mano alla ristrutturazione del patrimonio immobiliare, che è vetusto, pericoloso e ci sta letteralmente cadendo in testa… quando poi si verificano calamità, allora la tragedia è scontata… bisogna approfittare subito: le spese sono coperte fino all’85% dell’investimento. sportello bonus casa centro italia
“Tra il rischio sismico, per il quale l’Italia gareggia con il Giappone, e quello idrogeologico – prosegue il Presidente – pensare di tenere ancora la propria casa così come è stata concepita e realizzata mediamente 50 anni fa significa candidarsi ad una disgrazia. Oggi abbiamo l’esperienza, le competenze e le maestranze che si sono generate dalla Ricostruzione dell’Aquila dopo il 6 aprile 2009 che vanno reimmesse nel sistema lavoro e rese disponibili a cittadini e imprese: l’occasione dei Bonus Casa consente di esortare il patrimonio di conoscenza in tutte le altre regioni.
“L’opportunità che oggi ci danno i BONUS CASA va dalla messa in sicurezza antisismica all’efficientamento energetico, alla sistemazione di pozzi, garage, giardini e terrazzi… fino addirittura ai mobili!” conclude Torrelli.

BONUS CASA E RIPRESA ECONOMICA sportello bonus casa centro italia

Dunque, un centinaio di miliardi… ed è solo l’inizio. Si perché il patrimonio immobiliare presenta numeri da capogiro e se si decidesse di rimetterci mano in maniera pianificata piuttosto che “emotiva”, cioè affidata alla buona ma casuale volontà dei cittadini, si innescherebbe un meccanismo economico che coinvolgerebbe tutti i comparti: sappiamo che fu l’edilizia il traino dello sviluppo dell’Italia e che proprio con l’economia delle costruzioni il Paese si attestò a 5° Potenza Industriale da agricolo che era.
Un miracolo che è ancora portata di mano nonché necessario come lo fu allora.

I DATI ANAGRAFICI DEGLI IMMOBILI ITALIANI

“Se riflettiamo che l’unico differenziale positivo nel comparto edilizia è stato registrato sulla MANUTENZIONE STRAORDINARIA con un +20,4% tra il 20107/2016 – dice l’ing, Alberto Lemme, l’anima tecnica dello Sportello Bonus Casa Centro Italia – ci rendiamo conto che siamo al bivio in cui o risistemiamo tutto quello che abbiamo costruito fino ad oggi rimettendoci così in corsa oppure perdiamo il patrimonio e cominciamo ad andare indietro: perseguire la sicurezza e la salvezza della vita oggi significa anche invertire la rotta del Paese su una ripresa economica senza precedenti.
“L’edilizia mise in moto il commercio negli anni ’60 portando denaro liquido nelle tasche della gente e può tornare a farlo – prosegue l’Ingegnere – rinnovando un costruito che per il 26% è precedente al 1945; per il 30,70% ante 1970; per il 36,30% realizzato entro il 2000 e solo per il 6,6% di recente nascita. Dunque, un secondo boom dell’edilizia è a portata di mano: basta costruire, basta consumo suolo ma solo riqualificazione e ristrutturazione di intere aree urbane e abitazioni singole”.